Il rischio di esposizione ad eventi siccitosi è aumentato nel corso degli ultimi anni, estendendosi anche ad aree che in passato non ne erano soggette, come la regione alpina. Il settore più direttamente colpito dalla siccità è l’agricoltura, con ripercussioni su tutta la filiera produttiva, ma ne risente anche il settore energetico idro-elettrico, sia in termini di produzione che di programmazione.
La Snow Water Equivalent (SWE), cioè la quantità di acqua disponibile allo scioglimento del manto nevoso, è una variabile decisiva per valutare la riserva idrica disponibile nei bacini montani.
Radarmeteo e Hypermeteo hanno sviluppato un nuovo sistema per fornire dati di SWE ad alta risoluzione e accurati. Essi vengono ottenuti attraverso algoritmi alimentati da tutte le fonti osservative disponibili (misure in situ da nivometri, misure satellitari e da dataset di rianalisi meteorologica), spazializzate con diverse procedure statistiche ed integrate in un modello crio-idrologico.
Questo consente di mettere a disposizione un dataset costantemente aggiornatorispetto a questa variabile, per monitorare e migliorare la gestione dei bacini idrici.
CASO STUDIO
Le regioni alpine di Veneto, Piemonte e Lombardia sono state selezionate dal progetto SNOWtoWATER – finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea – per valutare il metodo proposto. Sono stati considerati 4 domini sulle Alpi (Fig. 1), a 200 m di risoluzione, ed il modello ha simulato a step orari le stagioni nevose (da settembre a maggio) 2018/19-2019/20-2020/21-2021/22.
Fig. 1 Domini simulati per il progetto SNOWtoWATER
Le esecuzioni del modello con il dataset di rianalisi hanno mostrato una migliore correlazione con le osservazioni rispetto al dataset previsionale, poiché il primo si basa su dati osservativi meteorologici mentre il secondo ha un livello di incertezza maggiore dovuto alla deriva del modello.
I risultati ottenuti nel caso studio hanno consentito di replicare il sistema a livello nazionale (Fig. 2), per poter condividere i dataset di SWE con i principali gestori nazionali di energia e acqua.
Fig. 2 Esempio di analisi della Snow Water Equivalent su dominio italiano a 1km di risoluzione.
CONCLUSIONI E FUTURI SVILUPPI
Questo sistema rappresenta una soluzione innovativa per la misurazione dello SWE, perché combina diverse fonti di dati in un sistema flessibile e facilmente aggiornabile.
Parallelamente si continueranno a sviluppare nuove procedure di validazione, spazializzazione e assimilazione di dati, con lo scopo di ottenere una rappresentazione sempre più precisa e affidabile delle risorse idriche sull’intero territorio italiano.
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